Già al momento della raccolta dei mezzi finanziari gli sloveni emigranti hanno pensato al fondo per le borse di studio del vescovo Gregor Rožman. Diversi studenti sono stati aiutati dall’Ufficio Missionario della Carinzia austriaca. Speriamo che questo sia possibile anche da parte del Centro Missionario Sloveno, visto che negli ultimi anni gli studenti provengono dalle terre di missione.

Dalla vendita dell’immobile di Velletri, donato al Pontificio Collegio Sloveno a Roma, si è deciso di destinare parte del ricavato al fondo per le borse di studio dello Slovenik (CES, Prot. N. 089-091/13 del 25 marzo 2013). La Congregazione per il Clero ha approvato il 27 maggio 2013 (Prot. N. 2013/557) il regolamento del fondo presentato. I mezzi di questo fondo sono «destinati principalmente a borse di studio ossia all’aiuto a quei sacerdoti che vengono inviati dai vescovi sloveni o da altri ordinari sloveni a studiare teologia o altre scienze a Roma e che, durante i loro studi, sono alunni dello Slovenik» (art. 1). L’articolo 4.2 prevede che il fondo può concedere aiuti economici «anche ai sacerdoti inviati per gli studi dagli ordinari da altre parti e che sono alunni dello Slovenik, ma tali borse di studio e aiuti possono essere concessi solo nel caso in cui la somma disponibile superi l’ importo necessario per risolvere favorevolmente tutte le richieste giustificate di cui all’articolo 1 del presente Regolamento».

«Il fondo raccoglie mezzi attraverso donazioni designate, eventuali lasciti e proventi del proprio patrimonio, quali interessi, dividendi e affitti» (art. 2).

Pur garantendo un afflusso costante di mezzi al fondo, bisogna tenere conto del fatto che nello Slovenik si trovano per lo più studenti provenienti dai paesi di missione e non più dalla Slovenia.